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  • Gli ossidi di azoto (NOx=NO+NO2) sono misurati utilizzando un analizzatore a chemioluminescenza (Thermo 42i-TL), dotato di convertitore al molibdeno per la determinazione della NO2. A regime, ogni 24 ore viene eseguito un controllo di zero per la NO usando un generatore di aria zero e diluendo una miscela certificata di NO. In futuro la tecnica della GPT verrà utilizzata per verificare l’efficienza del convertitore di NO2. Instrument (Thermo 42iTL) is connected by a Teflon pipe (OD: ¼”) to the air intake manifold. Antiparticulate filter (Teflon material) are present at the instrument inlet (changed every 30 days). Currently only zero check are performed at the station by using an external zero air generator (Thermo 1160). A gas dilution/GPT system is available at the station (Thermo 160i). Once the implementation phase will be ended, this system will be used for executing every 48h span and zero checks for NO, as well as GPT test for evaluating the NO2 -> NO converter efficiency. A substitution of the analyser Molybdenum converter with a photolytic converter (e.g. BLC) is foreseen. Data are recorded on a 1-minute basis by a station server and delivered in NRT mode to ISAC-CNR HQs in Bologna for publication on the web (http://www.i-amica.it/i-amica/?page_id=868). Information about instrument functioning and intervention are stored within an e-logbook. Instrument manual are present at the station. SOP are extracted by the ACTRIS “Draft for standardized operating procedures (SOPs) for NOxy measurements (Version: 2012/04/02)”

  • Grazie ad un radiometro CNR4 Kipp & Zonen, sono misurate le componenti incidente e riflessa della radiazione solare short-wave (lunghezza d’onda) e long-wave (lunghezza d’onda). Il radiometro è stato tarato presso il World Calibration Center del WMO di Davos prima della sua installazione. The CNR 4 net radiometer measures the energy balance between incoming short-wave and long-wave Far Infrared (FIR) radiation versus surface-reflected short-wave and outgoing long-wave radiation. The CNR 4 net radiometer consists of a pyranometer pair, one facing upward, the other facing downward, and a pyrgeometer pair in a similar configuration. The pyranometer pair measures the short-wave radiation. And the pyrgeometer pair measures long-wave radiation. The upper long-wave detector of CNR 4 has a meniscus dome. This ensures that water droplets role off easily and improves the field of view to nearly 180°, compared with a 150° for a flat window. All 4 sensors are integrated directly into the instrument body, instead of separate modules mounted onto the housing. But are each calibrated individually for optimal accuracy. Two temperature sensors, a Pt-100 and Thermistor, are integrated for compatibility with every data logger. The temperature sensor is used to provide information to correct the infrared readings for the temperature of the instrument housing. Care has been taken to place the long-wave sensors close to each other and close to the temperature sensors. This assures that the temperatures of the measurement surfaces are the same and accurately known. Which improves the quality of the long-wave measurements.

  • Le concentrazioni di CO, CO2, CH4 e la percentuale di H2O sono misurate utilizzando l’analizzatore PICARRO G2401; tale strumento si basa sulla tecnologia Cavity-Ring-Down Spectroscopy (CRDS) che, dall’analisi dell’attenuazione di un segnale laser su un cammino ottico di 20 km, permette di valutare in modo accurato e selettivo le concentrazione dei gas. Lo strumento è stato tarato sulla base di miscele di taratura fornite dal World Calibration Center (NOAA-GMDL) della rete WMO/GAW. Ogni 48 ore vengono eseguite tarature di routine utilizzando working standard commerciali. Instrument (Picarro G2401) is connected by a Synflex 1300 (OD: ¼”) to the air intake manifold. Antiparticulate filter (Svagelock) are present at the instrument inlet. Scale and calibration: WMO-CH4-X2004, WMO-CO-X2014, WMO-CO2-X2007. CALIBRATION STANDARDS: A set composed by n.3 calibration standards from NOAA-GMDL is available at the Lamezia Terme station: CB11039, CB11164, CB10928. They represent the I-AMICA network laboratory primary standards. These calibration standards will be compared every 6 months against the station working standards for evaluating possible working standard drifts and directly to the instrument to evaluate the stability of calibration factors. WORKING STANDARD: For each gas, two working standards (6 cylinders in total) with CO2,CH4 and CO representing upper and lower ranges of the expected ambient variability are used to perform automatic calibration every 48 h. Working standard are provided by SOL S.p.A. 48h calibration are performed at different time from one day to another. Avoiding to perform routinely calibrations at the same hour of day, helps in increasing the representativeness of the measurements at daily scales and allows to determine possible problems occurring at different time of day (e.g. related with laboratory ambient conditions). Two-stage stainless steel pressure regulators for high purity gas are used (HARRIS Calorific mod. LHP 742 N2). Data are recorded on a 5sec basis by the Picarro internal PC and mirrored to a station server, then delivered in NRT mode to ISAC-CNR HQs in Lamezia Terme, where 1-minute averages are calculated. Final aggregation to hourly average will be executed by using validated 1-min data. On hourly basis data will be flagged to identify “background” observations. This can be done both by considering wind sector (with the aim of selecting observations under sea breeze conditions, thus neglecting influence from in-land contributions) as well as by using de-spiking procedures as proposed by Thoning et al. [1989] Information about instrument functioning and intervention are stored within an e-logbook. Instrument manual are present at the station. SOP are extracted by the: GAW Report No. 185 “Guidelines for the Measurement of Methane and Nitrous Oxide and their Quality Assurance”, GAW Report No. 192 “Guidelines for the Measurement of Atmospheric Carbon Monoxide”; GAW Report No. 213 “17th WMO/IAEA Meeting on Carbon Dioxide, Other Greenhouse Gases and Related Tracers Measurement Techniques”.

  • Il TROPOS-SMPS è un spettrometro che analizza la dimensione in mobilità delle particelle d’aerosol. Lo strumento misura le concentrazioni direttamente senza fare nessuna assunzione sulla forma delle particelle. Lo strumento misura in modo continuo la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle in un intervallo compreso tra i 10 e gli 800 nm. Un contatore di particelle a condensazione è necessario per misurare la distribuzione dimensionale delle particelle. Il principio dello spettrometro è basato sulla mobilità elettrica della particelle. Una sorgente radioattiva (Ni-63) carica elettricamente le particelle in entrata nel DMA (Differential Mobility Analyzer) dove, a causa della differenza di potenziale indotta, le particelle deviano la proprio traiettoria in base alla carica elettrica acquisita precedentemente. La carica elettrica, a sua volta, dipende dal diametro in mobilità delle particelle. In tal modo è possibile ottenere la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle. La frequenza di campionamento dello strumento è di 5 minuti. TROPOS-SMPS può esser utilizzato per molteplici scopi che vanno dall’evoluzione delle particelle aerosoliche nel tempo e nello spazio così come studi sugli effetti sulla salute nei monitoraggi per la qualità dell’aria. La distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle è importante anche nella descrizione dei processi dinamici dell’aerosol così come in quelli riguardanti le reazioni chimiche in atmosfera.

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    Questo strumento misura il profilo verticale del vento (direzione ed intensità) attraverso la differenza di tempo tra l’emissione di un segnale laser e quello riflesso dall’aerosol atmosferico ad pre-determinata quota, basandosi sull’effetto Doppler. Come sistema di riferimento per il calcolo del ritardo, vengono utilizzati i dati raccolti a terra dalla centralina meteorologica. Il laser è di classe 1 quindi completamente sicuro (la lunghezza d’onda è al di là della banda ottica della radiazione). La frequenza di campionamento è di 50 Hz. Lo strumento fornisce per determinate quote stabilite l’Intensità nella tre componenti, direzione e shear del vento. Le quote che possono essere impostate dall’utilizzatore sono 10 quote, più una quota fissa a 38 m che viene utilizzata come riferimento dallo strumento stesso. Queste quantità sono ricavate dal coefficiente di backscatter, ottenuto anch’esso some output ad ogni quota. Il Wind Lidar possiede un centralina meteo al suo interno che misura la velocità e la direzione del vento, la precipitazione, la temperatura, la pressione e l’umidità dell’aria. Il raggio d’azione dello strumento va da 10 m fino a 200 m. Questo range è stato testato facendo un confronto con torri anemometriche e ottenendo un ragionevole accordo (http://www.zephirlidar.com/). Lo strumento misura le caratteristiche del vento in quota e quindi può essere sfruttato per studiare le grandezze di scala nel Boundary Layer. Alcuni studi sono stati già effettuati per quanto riguarda lo studio di leggi semi-empiriche atte a riprodurre i profili di velocità e di turbolenza del vento in quota partendo da pochi dati misurati in prossimità del terreno e confrontandoli con i dati ottenuti dal Wind Lidar, in differenti condizioni di stabilità e regime di vento. I dati dello strumento sono stati anche utilizzato per effettuare validazioni sul modello RAMS (Regional Atmospheric Model System) sviluppato all’interno dell’ISAC-CNR. Vista l’alta frequenza di campionamento dello strumento, sono stati considerati possibili studi futuri sulla turbolenza e l’intermittenza del vento.

  • Il TROPOS-SMPS è un spettrometro che analizza la dimensione in mobilità delle particelle d’aerosol. Lo strumento misura le concentrazioni direttamente senza fare nessuna assunzione sulla forma delle particelle. Lo strumento misura in modo continuo la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle in un intervallo compreso tra i 10 e gli 800 nm. Un contatore di particelle a condensazione è necessario per misurare la distribuzione dimensionale delle particelle. Il principio dello spettrometro è basato sulla mobilità elettrica della particelle. Una sorgente radioattiva (Ni-63) carica elettricamente le particelle in entrata nel DMA (Differential Mobility Analyzer) dove, a causa della differenza di potenziale indotta, le particelle deviano la proprio traiettoria in base alla carica elettrica acquisita precedentemente. La carica elettrica, a sua volta, dipende dal diametro in mobilità delle particelle. In tal modo è possibile ottenere la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle. La frequenza di campionamento dello strumento è di 5 minuti. TROPOS-SMPS può esser utilizzato per molteplici scopi che vanno dall’evoluzione delle particelle aerosoliche nel tempo e nello spazio così come studi sugli effetti sulla salute nei monitoraggi per la qualità dell’aria. La distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle è importante anche nella descrizione dei processi dinamici dell’aerosol così come in quelli riguardanti le reazioni chimiche in atmosfera.

  • UCPC è un contatore di particelle a condensazione a flusso continuo. Affinché le particelle possano essere misurate, esse devono essere prima aumentate di misura attraverso la condensazione. Per ottenere la misura è necessario che il vapore della sostanza utilizzata per la condensazione si trovi nella fase di supersaturazione, che permette una crescita in dimensione compresa, normalmente, tra 1 e 10 micrometri: oggetti di tali dimensioni possono essere facilmente rilevati dalla sorgente laser contenuta all’interno dello strumento. Il raggiungimento della fase di supercondensazione si ottiene agendo sulla temperatura e sulla pressione all’interno della camera di accrescimento. Per poter ottener un buon controllo su questo parametri, la sostanza scelta per l’accrescimento è il butanolo. Lo strumento rileva le particelle più piccole di 2.5 nm di diametro. Si noti che la concentrazione di particelle misurate dall’UCPC è il numero totale delle particelle e non fornisce la differenziazione in dimensione. Quando l’UCPC è usato in simbiosi con lo Scanning Mobility Particle Sizer (TSI model 3936 SMPS), la curva d’efficienza del conteggio misurata da quest’ultimo strumento permette di correggere il conteggio di particelle per fornire una distribuzione dimensionale delle particelle. I sistemi SMPS e UCPC, se usati simultaneamente, possono fornire importanti informazioni sulla formazione delle particelle in atmosfera. Lo studio dei meccanismi responsabili della nucleazione atmosferica guidata dalle particelle di diametro inferiore ai 2 nm, può fornire dati sui meccanismi di formazione dei nuclei di condensazione all’interno delle nuvole e quindi modificare le stime sull’effetto dell’albedo delle nubi. Tale dato è fondamentale per l’inizializzazione dei processi simulati dai modelli atmosferici e climatici.

  • UCPC è un contatore di particelle a condensazione a flusso continuo. Affinché le particelle possano essere misurate, esse devono essere prima aumentate di misura attraverso la condensazione. Per ottenere la misura è necessario che il vapore della sostanza utilizzata per la condensazione si trovi nella fase di supersaturazione, che permette una crescita in dimensione compresa, normalmente, tra 1 e 10 micrometri: oggetti di tali dimensioni possono essere facilmente rilevati dalla sorgente laser contenuta all’interno dello strumento. Il raggiungimento della fase di supercondensazione si ottiene agendo sulla temperatura e sulla pressione all’interno della camera di accrescimento. Per poter ottener un buon controllo su questo parametri, la sostanza scelta per l’accrescimento è il butanolo. Lo strumento rileva le particelle più piccole di 2.5 nm di diametro. Si noti che la concentrazione di particelle misurate dall’UCPC è il numero totale delle particelle e non fornisce la differenziazione in dimensione. Quando l’UCPC è usato in simbiosi con lo Scanning Mobility Particle Sizer (TSI model 3936 SMPS), la curva d’efficienza del conteggio misurata da quest’ultimo strumento permette di correggere il conteggio di particelle per fornire una distribuzione dimensionale delle particelle. I sistemi SMPS e UCPC, se usati simultaneamente, possono fornire importanti informazioni sulla formazione delle particelle in atmosfera. Lo studio dei meccanismi responsabili della nucleazione atmosferica guidata dalle particelle di diametro inferiore ai 2 nm, può fornire dati sui meccanismi di formazione dei nuclei di condensazione all’interno delle nuvole e quindi modificare le stime sull’effetto dell’albedo delle nubi. Tale dato è fondamentale per l’inizializzazione dei processi simulati dai modelli atmosferici e climatici.

  • Il TROPOS-SMPS è un spettrometro che analizza la dimensione in mobilità delle particelle d’aerosol. Lo strumento misura le concentrazioni direttamente senza fare nessuna assunzione sulla forma delle particelle. Lo strumento misura in modo continuo la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle in un intervallo compreso tra i 10 e gli 800 nm. Un contatore di particelle a condensazione è necessario per misurare la distribuzione dimensionale delle particelle. Il principio dello spettrometro è basato sulla mobilità elettrica della particelle. Una sorgente radioattiva (Ni-63) carica elettricamente le particelle in entrata nel DMA (Differential Mobility Analyzer) dove, a causa della differenza di potenziale indotta, le particelle deviano la proprio traiettoria in base alla carica elettrica acquisita precedentemente. La carica elettrica, a sua volta, dipende dal diametro in mobilità delle particelle. In tal modo è possibile ottenere la distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle. La frequenza di campionamento dello strumento è di 5 minuti. TROPOS-SMPS può esser utilizzato per molteplici scopi che vanno dall’evoluzione delle particelle aerosoliche nel tempo e nello spazio così come studi sugli effetti sulla salute nei monitoraggi per la qualità dell’aria. La distribuzione dimensionale in termini di numero della concentrazione di particelle è importante anche nella descrizione dei processi dinamici dell’aerosol così come in quelli riguardanti le reazioni chimiche in atmosfera.

  • Sistema per la caratterizzazione in tempo reale della distribuzione granulometrica del materiale particellare aerodisperso nel range granulometrico interessato dai modi di accumulazione di massa “fine” e “coarse”. Questo strumento può funzionare in due modalità o stand alone oppure in una modalità integrata con le misure provenienti dallo SWAM, quest’ultima è la modalità con in cui sta operando presso la nostra sede. Lo strumento fornisce sia concentrazione in numero di particelle negli 8 intervalli granulometrici in cui è suddiviso il campo di misura, sia una stima dei dati di concentrazione di massa delle tre frazioni PM10, PM2.5 e PM1. Il contatore ottico di particelle fornisce il trend giornaliero del particolato aerodisperso, evidenziandone l’andamento in tempo reale (numero e grandezza granulometrica). Le misure fornite dall’OPC, opportunamente integrate con le informazioni del PMx, possono fornire indicazioni essenziali per la determinazione dei fattori di correlazione con le fonti di emissioni e loro tipologia. La disponibilità di queste informazioni, inoltre, rende possibile l’analisi di particolari situazioni ambientali consentendo se necessario l’individuazione di attività correttive. Questo approccio tecnologico, si propone di utilizzare i dati OPC per la loro valenza funzionale corretta e cioè come integrazione ai dati di concentrazione PMx forniti dallo SWAM.